Gli allergeni in etichetta: nel “formaggio” occorre indicare il “latte” come allergene?

di: Dr. Paolo Rocchi e Dott.ssa Carla Lucera Avv. Roberto e Sammarchi e Avv. Elena Nanni

L’ingestione di specifici alimenti o di alcune sostanze contenute nei prodotti alimentari può determinare, in soggetti già predisposti, reazioni di ipersensibilità riconosciute come allergie ed intolleranze alimentari.

Studi recenti rilevano che i disturbi indotti dalle allergie alimentari interessano fino al 5% dei bambini di età inferiore a 3 anni e circa il 4% della popolazione adulta. Una recente pubblicazione riferisce che la presenza complessiva delle allergie alimentari è del 3 – 6%, fino ad arrivare al 10% in alcune zone.

Il legislatore europeo ha avvertito la necessità di emanare una normativa specifica per offrire ai consumatori sensibili a queste particolari sostanze informazioni utili, per discernere l’esatto contenuto dei prodotti alimentari: normativa che disciplina le informazioni da indicare in etichetta volte a rilevare la presenza di allergeni. Ma come occorre comportarsi nei casi in cui la denominazione dell'alimento faccia chiaramente riferimento al nome della sostanza o del prodotto in questione? Più specificamente occorre indicare il latte come allergene nell’etichetta di un formaggio?

Gli avvocati Roberto Sammarchi e Elena Nanni in collaborazione con il Dott. Paolo Rocchi e la Dott.ssa Carla Lucera provano a dirimere questa questione.