Assenza dei limiti specifici di concentrazione nel Regolamento 1357/2014

di: Angelo Fiordi

Il Regolamento n. 1357/2014, come tutti ormai sappiamo, introduce nuovi criteri per la classificazione dei rifiuti pericolosi al fine di allinearli con quelli previsti dal Regolamento n. 1272/2008 (il cosiddetto CLP), ma introduce anche alcune significative differenze rispetto alla normativa precedente ed allo stesso Regolamento CLP.  Molte delle differenze sono relative ai limiti di concentrazione da utilizzare: non vengono più presi in considerazione nel processo di classificazione di un rifiuto come pericoloso i limiti specifici di concentrazione delle sostanze, mentre viene introdotto il concetto di valore soglia che prima non esisteva.
Un discorso diverso deve essere fatto per i fattori moltiplicativi M previsti dal CLP per le materie pericolose per l’ambiente acquatico. Pur essendo vero che il Regolamento n. 1357/2014 non menziona i fattori moltiplicativi M, questi sono presi in considerazione nel processo di valutazione del pericolo per l’ambiente acquatico secondo l’ADR che viene preso come riferimento per la definizione di un rifiuto pericoloso come HP14 ai sensi della Legge n 125 del 6 agosto 2015. Pertanto, i fattori M contrariamente ai limiti specifici di concentrazione, rientrano nel processo di classificazione dei rifiuti in relazione ai pericoli per l’ambiente acquatico.

Ce ne parla il Dr. Angelo Fiordi, docente al prossimo corso di Formazione:

CLASSIFICAZIONE RIFIUTI PERICOLOSI E CLP con le NOVITA’ INTRODOTTE dal REGOLAMENTO n. 1357/2014 (Milano – 18 marzo 2016)

Angelo Fiordi