Pubblicata la relazione “Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - dati 2015"

di: Roberto Rizzati

In data 22 novembre sul sito del Ministero della Salute è stata pubblicata la relazione “Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - dati 2015

In questa relazione sono descritti i risultati delle attività di vigilanza e di controllo degli alimenti e delle bevande in Italia nel corso del 2015. Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare la conformità dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori ed assicurare la lealtà delle transizioni. Il controllo riguarda sia i prodotti italiani, o di altra provenienza, destinati ad essere commercializzati sul territorio nazionale, che quelli destinati ad essere spediti in un altro Stato dell’Unione europea oppure esportati in uno Stato terzo.

I controlli ufficiali sono eseguiti in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio e della somministrazione.

Il controllo ufficiale esamina:

• lo stato, le condizioni igieniche ed i relativi impieghi degli impianti, delle attrezzature, degli utensili, dei locali e delle strutture;
• le materie prime, gli ingredienti, i coadiuvanti ed ogni altro prodotto utilizzato nella produzione o preparazione per il consumo;
• i prodotti semilavorati;
• i prodotti finiti;
• i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti;
• le procedure di disinfezione, di pulizia e di manutenzione;
• i processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari;
• l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari;
• i mezzi di conservazione.

I Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione ed i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. hanno complessivamente controllato 281.002 unità operative (impianti e attrezzature dei locali, strutture e mezzi di trasporto), delle quali 52.440 (pari al 18,7%) hanno mostrato infrazioni durante le ispezioni. Le percentuali più elevate di irregolarità sono state riscontrate nella ristorazione (30,4%) seguite da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio (22,4%). In particolare, le percentuali più elevate di infrazioni riguardano l’igiene generale e l’igiene del personale, delle strutture e dell’HACCP.