di: Roberto Rizzati
Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha diramato una nota ministeriale dal titolo “Procedure di richiamo da parte degli OSA di prodotti non conformi ai sensi del Reg. (CE) 178/2002 e successiva pubblicazione dei dati inerenti i prodotti richiamati per una corretta tutela del consumatore”.
Tale nota integra quanto stabilito dalle Linee Guida sul sistema d'Allerta approvate con Intesa Stato Regioni 13 novembre 2008 “recante "Linee guida per la gestione operativa del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano", individuando il contenuto minimo delle indicazioni che il richiamo deve contenere per aiutare il consumatore ad individuare il prodotto oggetto del richiamo.
Al fine di rendere agevole per il consumatore l’individuazione del prodotto oggetto di richiamo, questo deve contenere almeno le seguenti indicazioni:
- denominazione di vendita;
- marchio del prodotto;
- nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato;
- lotto di produzione;
- marchio di identificazione dello stabilimento, ove applicabile;
- nome del produttore e sede dello stabilimento;
- data di scadenza o termine minimo di conservazione;
- descrizione peso/volume unità di vendita;
- motivo del richiamo: descrizione precisa del pericolo che ha determinato il richiamo del prodotto. Si ritiene infatti che un’indicazione generica, del tipo “prodotto non conforme”, non sia sufficiente a soddisfare il requisito di accuratezza dell’informazione dettato dall’articolo 19 del Regolamento (CE) 178/2002;
- le istruzioni al consumatore per la gestione del prodotto acquistato, nonché ulteriori eventuali avvertenze, incluse le modalità per contattare l’assistenza clienti (numero verde, indirizzo e-mail, ecc.)
- fotografia del prodotto, così come si presenta al consumatore all’atto dell’acquisto.
Viene, inoltre, introdotto l’“avviso di sicurezza”, forma di comunicazione utilizzata dal Ministero della Salute, sulla base di informazioni ricevute da fonti ufficiali, e divulgate sotto forma di pagina web e/o di comunicato stampa, a scopo precauzionale e a fini della salute pubblica. Non sostituisce il richiamo che è a carico dell’OSA.
Nel caso in cui venga identificato un grave rischio per la salute umana i casi oggetto di studio vengono suddivisi sulla base degli effetti acuti o cronici secondo il seguente schema:
- Effetti immediati: quando la comparsa di gravi effetti nocivi per la salute umana a seguito dell’assunzione di un alimento contaminato si manifesta immediatamente o dopo un breve periodo di tempo o su specifiche categorie di popolazione, quali i soggetti allergici, immunodepressi, ecc.
- Effetti a lungo termine: quando l’assunzione di un alimento può comportare probabili effetti a lungo termine, effetti tossici cumulativi sulla salute di chi lo consuma o dei suoi discendenti.
Per garantire un più ampio accesso alle informazioni ai consumatori è stato implementato un sistema di pubblicazione dei richiami sul portale del Ministero della Salute, da parte delle Regioni, o, su disposizione regionale, da parte delle ASL.
Nei casi in cui venga disposto il richiamo, gli OSA dovranno scaricare dal sito Ministero della Salute il modello di richiamo, Allegato 2 della nota ministeriale, compilarlo e trasmetterlo alla ASL competente per territorio. La ASL, se delegata dalla Regione, o altrimenti la Regione stessa, valutata l’appropriatezza del modello, lo pubblica (tempestivamente o comunque entro 48 ore) nella sezione Nuovo Sistema Informativo Sanitari (NSIS).
Le Autorità sanitarie devono verificare se l’OSA ha efficacemente e correttamente messo in atto le citate Linee Guida sul sistema d'Allerta del 13 novembre 2008, imponendo in caso di inadempienza il richiamo.