di: Fernando Tateo - Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente – Di.S.A.A. Università degli Studi di Milano
“il differenziare “alimento bio” da “alimento” non fonda radici né su necessità di ordine sociale, né su logiche di carattere scientifico.”
Aggiunge Tateo: Sembra che in Italia ci si sia dedicati negli ultimi venti anni ad assecondare le “chiacchiere” che le filiere quotidianamente ci raccontano, con conseguente abbandono di un potente ed efficiente “controllo di stato” che dovrebbe essere basato non sul controllo cartaceo ma sulla strumentazione analitica di laboratori veramente potenziati e sulla competenza di funzionari analitici di stato. A fare “bingo” contribuisce anche la difficoltà dei controlli di frontiera che una volta erano affidati ai Laboratori Chimici delle Dogane, ora tradotti ad “Agenzie”.