Nel 2010 Italia e Francia, temendo di perdere posizione nella produzione e vendita del vino, si opposero alla liberalizzazione portata dalla riforma dell’O.C.M. Vino (poi parte dell’O.C.M. Unica), costringendo l’Unione europea a ridimensionare la portata delle novità e introdurre un sistema in grado di controllare e gestire l’offerta. Il Reg. UE n. 1308/2013 sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, al fine di regolare il mercato europeo del vino e ottimizzare l’offerta, tra le altre innovazioni introduce anche il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli, lasciando alle spalle il precedente sistema basato sul diritto di impianto. Le norme di attuazione del Regolamento sono contenute nel Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015.
Il nuovo sistema delle autorizzazioni, che sostanzialmente si serve di strumenti telematici, ha riscosso ad oggi pareri positivi da parte dei produttori e degli uffici coinvolti, che non hanno patito alcun incremento di burocrazia né lungaggini procedurali. Confidiamo che sia utile per realizzare al meglio il potenziale viticolo italiano (in generale, nelle massime intenzioni, quello europeo), negli obiettivi della Politica Agricola Comune.
Ce ne parla l’Avvocato Giovanna Soravia.
Sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli
22 settembre2016
di: Avv. Giovanna Soravia – Studio Legale Soccol
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