Ancora sull’inadeguata informazione scientifica in tema di alimenti

di: Fernando Tateo e Monica Bononi - Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente – Di.S.A.A. Università degli Studi di Milano

I professori Fernando Tateo e Monica Bononi dei Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente – Di.S.A.A. Università degli Studi di Milano, citano un articolo di una nota rivista scientifica, carico di imprecisioni, per ricordarci che l’informazione scientifica corretta deve rispettare alcune regole fondamentali, anche per evitare che gli autori, rivolgendosi ad una comunità scientifica qualificata, si coprano di ridicolo. Gli autori dell’articolo, infatti esordiscono sostenendo che il metodo da loro definito “obsoleto” di Kjeldahl <è stato usato nel 2008 per validare una frode commerciale relativa all’introduzione sul mercato, di latte alla melammina, un composto ad alto contenuto di azoto che consentiva di spacciare il prodotto come latte inter> Tateo e Bononi commentano che < Una validazione…è un’altra cosa a meno che non si voglia dichiarare validata l’ignoranza di chi può aver creduto di utilizzare il metodo di Kjeldahl per dichiarare “proteica” la natura dell’azoto con tale metodo determinato, e proseguono poi con l’elencazione delle altre affermazioni non corrette, per esplicitare come NON deve essere redatto un articolo scientifico.


Fernando Tateo e Monica Bononi - Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente – Di.S.A.A. Università degli Studi di Milano