Informatizzazione nel settore biologico

di: Avv. Giovanna Soravia – Studio Legale Soccol

Queste ultime settimane hanno portato novità di carattere operativo nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti biologici, introducendo strumenti e funzionalità di tipo informatico ed elettronico di cui daremo cenno e a cui tutti gli operatori interessati dovranno adeguarsi.

Una prima innovazione verso l’informatizzazione si è avuta per merito del D.M. 24 febbraio 2017  "Istituzione della banca dati informatizzata delle sementi e del materiale di moltiplicazione vegetativa ottenuti con il metodo biologico e disposizioni per l’uso di sementi o di materiale di moltiplicazione vegetativa non ottenuti con il metodo di produzione biologico con il quale, in conformità al Reg. CE n.834/2007  e  Reg. CE n.889/2008 ".

Inoltre, sulla scia delle Raccomandazioni emanate in ambito della certificazione, nel 2012, e più in generale per rispondere alle esigenze rilevate dalla Corte dei conti europea e alle osservazioni giunte da più parti negli anni successivi, per ridurre le tempistiche e i costi della burocrazia tradizionale e contrastare le frodi alimentari (di cui i prodotti biologici sono facile bersaglio), è stata data applicazione al Reg. esec. N.1842/2016  e alle modifiche apportate ai precedenti regolamenti n.1235/2008 e n.889/2008.

Dal 19 aprile è attivo un nuovo sistema di emissione di certificazione elettronica per l’importazione dei prodotti biologici, che finirà per sostituire definitivamente l’attuale sistema cartaceo (ancora valido e attivo sino al 19 ottobre 2017). Ce ne parla l’avvocato Giovanna Soravia