Nei mesi scorsi si sono moltiplicati articoli di giornale, manifestazioni e inchieste televisive in merito alla riscontrata presenza di tracce di glifosato nella pasta italiana prodotta dai marchi più noti. A dire il vero però, i risultati delle analisi riportati evidenziavano valori ampiamente al di sotto dei limiti fissati a livello comunitario. Si noti infatti che i residui di glifosato accertati si aggirano in media intorno allo 0,2 mg/kg a fronte di un livello massimo di residui sul grano pari a 10 mg/kg fissato dal Reg. (UE) 293/2013.
La notizia della presenza di un pesticida in un prodotto finito come la pasta è stata dilagante: il caso mediatico era stato creato. Pare però opportuno domandarsi se esista un rischio effettivo per i consumatori derivante dalla consumazione di prodotti contaminati da glifosato, seppur in minime quantità.
Glifosato nella pasta: i residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti
12 dicembre2017
di: Avv. Roberto Sammarchi e Avv. Vanessa Sava - Studio Legale Parma e Sammarchi
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