Con comunicato stampa del
17 novembre 2017 l’Ispra da comunicazione dell’avvenuta pubblicazione del rapporto “Spreco alimentare: un approccio sistemico per la prevenzione e la riduzione strutturali”.
Da questa relazione emerge che lo spreco alimentare è emerso recentemente come una delle principali questioni ambientali e socio-economiche che l’umanità si trova ad affrontare. Gli studi sono agli inizi e la condivisione di metodologie di indagine necessita di essere sviluppata. Per questo motivo viene passata in rassegna la letteratura internazionale e sono analizzate le connessioni più rilevanti tra lo spreco alimentare e altri temi, così da costruire una visione d’insieme socio-ecologica: il consumo di suolo, di acqua, di energia e di altre risorse, il degrado dell’integrità biologica, i cambiamenti climatici, l’alterazione dei cicli dell’azoto e del fosforo, la sicurezza e la sovranità alimentare, la bioeconomia circolare.
Viene, inoltre, individuata la necessità di spostare l’attenzione dal recupero e riciclo delle eccedenze alla indispensabile prevenzione strutturale per ridurne a monte la formazione e i conseguenti sprechi. Le proposte di prevenzione sono estesamente trattate e finalizzate ad una strategia che aumenti la resilienza ecologica e sociale trasformando strutturalmente i sistemi alimentari.
Il rapporto infine analizza ed elabora a livello mondiale, europeo e italiano i dati disponibili, evidenziando dimensioni ed effetti critici dello spreco.
La riduzione dello spreco alimentare a scala globale contribuirebbe in maniera decisiva a tagliare le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi di breve e lungo termine dell’Accordo di Parigi, limitando alcuni degli impatti del cambiamento climatico, tra cui gli eventi estremi come alluvioni e prolungati periodi di siccità e l’innalzamento del livello del mare. Lo studio ritiene che lo spreco alimentare in Italia, se misurato in termini energetici, sia stimabile intorno al 60% della produzione iniziale.
I dati del Rapporto Ispra indicano approssimativamente che per evitare di abusare delle capacità biologiche sia necessario ridurre gli sprechi su tutta la filiera produttiva per almeno un terzo degli attuali nel mondo, di un quarto in Italia. Nei sistemi alimentari locali, ecologici, solidali e provenienti da piccole aziende, lo spreco è mediamente 8 volte inferiore a quello delle imprese agricole di grandi dimensioni. È quindi necessario incentivarne la diffusione come principale misura di prevenzione dello spreco.
Spreco alimentare: pubblicato rapporto Ispra
17 novembre2017
di: Roberto Rizzati
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