Sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano: pubblicate indicazioni operative

di: Roberto Rizzati

Sulla GU del 11 settembre 2017, n. 212 è stato pubblicato il DM 2 agosto 2017Indicazioni operative a carattere tecnico-scientifico, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 28”.

La nuova norma mira a:
- garantire l’integrazione e il coordinamento tra le diverse attività di controllo: esterno/interno;
- valutare l’impatto organizzativo e gestionale derivante dall’attuazione del provvedimento;
- implementare il coordinamento dei flussi informatici tra i vari soggetti operanti (ministero della Salute, Istituto superiore di Sanità e Regioni e Province autonome);
- favorire un confronto tra i soggetti interessati per definire una semantica comune.

Le acque distribuite dalle reti idriche, vanno suddivise in zone di fornitura diverse, dando priorità temporale al controllo delle zone di fornitura che servono un numero maggiore di persone. Analoga priorità, basata sul volume d'acqua, va data al controllo delle acque utilizzate nelle imprese alimentari o distribuite in contenitori oppure cisterne e non provenienti da rete idrica.

Il programma di controllo deve riguardare, come già detto, sia i controlli esterni che i controlli interni e deve contenere una serie di elementi:
a. i dati di misure di radioattività nelle acque e le altre informazioni utilizzate per le valutazioni preliminari;
b. le valutazioni preliminari e i relativi criteri utilizzati;
c. i piani di monitoraggio delle acque destinate al consumo umano sottoposte a controllo a seguito delle valutazioni preliminari;
d. la durata stabilita del periodo di non controllo per quelle acque destinate al consumo umano che, a seguito delle valutazioni preliminari, si decide di non sottoporre a controllo.