Sul sito dell’Ispra sono state pubblicate le linee guida “Linee guida per la valutazione delle tendenze ascendenti e d'inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee (DM 6 luglio 2016)”, edizione luglio 2017.
Come si può leggere nella premessa delle stesse Linee guida esse si applicano ai corpi idrici sotterranei (CIS) già identificati ai sensi dell’allegato 1 del D.lgs. 30/2009 e sono redatte in ottemperanza alle disposizioni dell’allegato 1 alla parte terza del D.lgs. 152/2006. L’allegato 1, infatti, stabilisce che: “Al fine di fornire gli elementi utili alla valutazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei, sono rese disponibili le seguenti linee guida nazionali predisposte dagli istituti scientifici nazionali di riferimento:
- una linea guida recante la procedura da seguire per il calcolo dei valori di fondo entro il 31 dicembre 2016.
- una linea guida sulla metodologia per la valutazione delle tendenze ascendenti e d’inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee entro il 30 giugno 2017”.
In particolare queste ultime linee guida individuano due procedure:
La procedura A, da applicarsi ai CIS già definiti a rischio, che a partire dai dati di monitoraggio operativo (MO) e di sorveglianza (MS) consente di verificare se le singole stazioni di campionamento (SC) e i CIS sono soggetti, per le sostanze individuate come critiche per lo stato chimico, a:
i. una tendenza significativa e duratura all’aumento dell’inquinamento così come definita dal D.lgs. 30/09, ovvero “qualsiasi aumento significativo, dal punto di vista ambientale e statistico, della concentrazione di un inquinante, di un gruppo di inquinanti o di un indicatore di inquinamento delle acque sotterranee per il quale è individuata come necessaria l'inversione di tendenza in conformità all'articolo 5” (Art.2 comma 1 lettera e).
ii. l’inversione di tendenza a scala di SC e di CIS.
La procedura B da applicarsi ai CIS definiti “non a rischio”, volta ad evidenziare potenziali tendenze in atto (basandosi sull’esame del modello concettuale e significatività delle pressioni antropiche e/o su analisi semplificata delle tendenze) che possono essere di supporto, insieme ad altre considerazioni, nel valutare l’opportunità di identificare il CIS in esame come a rischio. Questa procedura viene applicata anche per valutare eventuali tendenze delle sostanze che non risultano critiche per lo stato chimico dei CIS definiti “a rischio”.
Nuove linee guida Ispra su inquinanti nelle acque sotterranee
19 settembre2017
di: Roberto Rizzati
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