Nuove linee guida Ispra su inquinanti nelle acque sotterranee

di: Roberto Rizzati

Sul sito dell’Ispra sono state pubblicate le linee guida “Linee guida per la valutazione delle tendenze ascendenti e d'inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee (DM 6 luglio 2016)”, edizione luglio 2017.

Come si può leggere nella premessa delle stesse Linee guida esse si applicano ai corpi idrici sotterranei (CIS) già identificati ai sensi dell’allegato 1 del D.lgs. 30/2009 e sono redatte in ottemperanza alle disposizioni dell’allegato 1 alla parte terza del D.lgs. 152/2006. L’allegato 1, infatti, stabilisce che: “Al fine di fornire gli elementi utili alla valutazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei, sono rese disponibili le seguenti linee guida nazionali predisposte dagli istituti scientifici nazionali di riferimento:
- una linea guida recante la procedura da seguire per il calcolo dei valori di fondo entro il 31 dicembre 2016.
- una linea guida sulla metodologia per la valutazione delle tendenze ascendenti e d’inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee entro il 30 giugno 2017
”.

In particolare queste ultime linee guida individuano due procedure:

La procedura A, da applicarsi ai CIS già definiti a rischio, che a partire dai dati di monitoraggio operativo (MO) e di sorveglianza (MS) consente di verificare se le singole stazioni di campionamento (SC) e i CIS sono soggetti, per le sostanze individuate come critiche per lo stato chimico, a:
i. una tendenza significativa e duratura all’aumento dell’inquinamento così come definita dal D.lgs. 30/09, ovvero “qualsiasi aumento significativo, dal punto di vista ambientale e statistico, della concentrazione di un inquinante, di un gruppo di inquinanti o di un indicatore di inquinamento delle acque sotterranee per il quale è individuata come necessaria l'inversione di tendenza in conformità all'articolo 5” (Art.2 comma 1 lettera e).
ii. l’inversione di tendenza a scala di SC e di CIS.

La procedura B da applicarsi ai CIS definiti “non a rischio”, volta ad evidenziare potenziali tendenze in atto (basandosi sull’esame del modello concettuale e significatività delle pressioni antropiche e/o su analisi semplificata delle tendenze) che possono essere di supporto, insieme ad altre considerazioni, nel valutare l’opportunità di identificare il CIS in esame come a rischio. Questa procedura viene applicata anche per valutare eventuali tendenze delle sostanze che non risultano critiche per lo stato chimico dei CIS definiti “a rischio”.