Ogni giorno in Italia si producono rifiuti radioattivi: negli ospedali, nelle industrie, nei laboratori di ricerca e nei vecchi impianti nucleari dismessi, oggi in via di smantellamento.
Sullo smaltimento di questi rifiuti, tuttavia, il nostro Paese non è andato avanti. Non esiste, infatti, un’infrastruttura che permetta la loro messa in sicurezza definitiva.
Per consentire all’opinione pubblica di avere un quadro più chiaro sulla gestione dei rifiuti radioattivi, sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è stata pubblicata una
nota informativa in merito alla Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI).
Il Ministero chiarisce che "Il Deposito Nazionale è una struttura necessaria per il Paese dal momento che, una volta realizzata, consentirà di gestire in modo più sicuro, razionale e controllato i rifiuti radioattivi in Italia. Il deposito è inoltre previsto anche per il rientro in Italia dei rifiuti radioattivi derivanti dal riprocessamento del combustibile nucleare all’estero, rispettando così gli impegni assunti dal Governo italiano.
Il ritardo nell’avvio dell’iter rallenta la razionalizzazione della gestione dei rifiuti radioattivi, aumenta il costo per il sistema ( a carico delle bollette elettriche, per la parte connesse alle ex centrali nucleari), ritarda la liberazione delle aree attualmente sedi di depositi temporanei."
Per ulteriori approfondimenti consigliamo di visitare il sito: www.depositonazionale.it
CNAPI: nota informativa pubblicata sul sito del Ministero dello sviluppo economico
29 marzo2018
di: Paola Chimienti
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