Il REACH dopo la scadenza del 31 maggio 2018

di: Angelo Fiordi

Il 31 maggio 2018 terminerà l’ultima fase transitoria prevista dal Regolamento REACH, quella relativa alla registrazione delle sostanze soggette a pre-registrazione (cosiddette “phase-in”) fabbricate o importate in quantità inferiori a 100 tonnellate/anno, già pre-registrate entro il 31 maggio 2017.

I potenziali dichiaranti che non procederanno con la registrazione delle sostanze soggette entro tale data, non potranno più importare/produrre tali sostanze senza dover ricorrere alla loro registrazione attraverso la procedura di “inquiry”.

Contrariamente a quanto molti possono pensare, il REACH non termina con il 2018 ma bensì, terminando il regime transitorio, gli obblighi e le responsabilità degli importatori/fabbricanti di sostanze divengono più stringenti.

La registrazione, quindi, continuerà ad essere obbligatoria ma dovrà seguire una diversa procedura (Inquiry), così come resteranno obbligatorie l’Autorizzazione, le Restrizioni e le Informazioni lungo la catena di approvvigionamento. L’inclusione delle SVHC nella cosiddetta “candidate list” seguirà il solito iter come del resto l’inserimento delle sostanze nell’Allegato XIV (autorizzazione) e nell’Allegato XVII (restrizioni).

Facciamo quindi il punto su cosa permane in termini di obblighi, cosa, invece, cambia e come, con Angelo Fiordi, docente del CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICO previsto per il giorno 24 maggio, a Milano: “IL REGOLAMENTO REACH, DOPO LA FINE DEL REGIME TRANSITORIO: Registrazione, Autorizzazione, sostanze SVHC e restrizioni" , in cui, tutti questi argomenti, verranno approfonditi nel dettaglio.