Vino? Meglio se Bio e se dealcolizzato ancor di più

Vino? Meglio se Bio e se dealcolizzato ancor di più

di: Anna Maria Fumarola

Il vino è chiamato a rispondere ad una nuova sfida, ritornare alle origini, con uno sviluppo che abbini salubrità, sostenibilità e qualità all’interno di ogni bottiglia. Questa nuova ed ulteriore complessità è la sfida del biologico.
Un’altra delle tendenze vini 2025 riguarda la crescita della domanda di vini a basso contenuto alcolico o completamente senza alcol.
Il comparto del vino biologico presenta, a medio termine, un potenziale di crescita significativo. Secondo una analisi di InsightAce Analytic, il settore vitivinicolo biologico è destinato a triplicare nel decennio 2021-2030, raggiungendo complessivamente un valore di 25 miliardi di dollari.
L'Italia si conferma e si afferma, in questo contesto, tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico.
Una interessante iniziativa, per l’insieme del settore vitivinicolo, e pertanto anche per il comparto bio, riguarda il nuovo contrassegno di Stato con la bandiera tricolore per il vino italiano DOC e DOCG, che permetterà un’immediata identificazione e riconoscibilità delle produzioni made in Italy, proteggendole dai falsi, grazie anche a sistemi di sicurezza come il QR code con cui tutti potranno accedere ai dati di tracciabilità e anticontraffazione del prodotto, attraverso una piattaforma sicura, sviluppata e gestita dall’Istituto Poligrafico, senza oneri aggiuntivi per gli operatori.