Gentili lettori,
prima di passare alle informazioni di tipo normativo
vi segnaliamo la recentissima pubblicazione del nostro nuovo
sito internet,
che da oggi riunisce tutte le informazioni che erano
distribuite nei vari siti tematici di ARS Edizioni
informatiche: Lavoroemambiente.it,
Sostanzealimentari.it e OrangeNews.it. Se qualcuno di voi
aveva salvato i loro indirizzi tra i preferiti, può
cancellarli e sostituirli con l'indirizzo unico:
www.arsedizioni.it Da ora in
poi, invece di passare da un sito all'altro, vi basterà
accedere alla nuova
Home page, dove
troverete le notizie e gli appronfodimenti appena
pubblicati. Una pagina archivio
articoli , dotata di filtri di ricerca, vi
permetterà di consultare per tipologia e per per canale,
quanto
pubblicato.
Chi, invece, è abbonato ai nostri servizi di
aggiornamento e commento normativo, potrà, come sempre,
continuare ad accedere alle informazioni attraverso la
piattaforma Clipper, accessibile sia dal solito
indirizzo, che dalla pagina Clipper del nuovo sito.
Passando all'argomento oggetto della Newsletter, abbiamo già avuto modo di dire che con l’approvazione da parte del MiTE
delle nuove linee
guida SNPA, queste divengono vincolanti per i produttori dei rifiuti
ai fini dell’attribuzione dei codici e della loro pericolosità.
Le Linee Guida per la classificazione dei rifiuti, approvate
con il
DM 47 del 9 agosto 2021 contengono importanti novità destinate, in futuro, a condizionare l’attività di classificazione dei reati.
Impongono la redazione di due documenti, la “Relazione Tecnica” (RT) e il
“Giudizio di Classificazione” (GdC) che costituiscono l’adempimento diligente del dovere normativo.
Il documento del giudizio di classificazione deve essere redatto da un “professionista abilitato”. Purtroppo, la norma ministeriale non specifica di quale abilitazione si tratti e neppure è intuitivo comprendere a quale figura professionale si faccia riferimento.
Non vi sono dubbi che tutta la parte analitica debba essere di pertinenza di chimici abilitati, ai quali sono riservate le attività di campionamento e di analisi.
Ma è riservato loro anche il “giudizio di classificazione”?
Qualche incertezza nel testo del decreto ministeriale non consente di comprendere con chiarezza su chi grava questo dovere e come lo stesso debba essere assolto.
Il documento, che consta di più di 170 pagine, contiene
sia indicazioni di tipo tecnico che giuridico. Il che non
deve stupire; a bene vedere infatti si tratta delle due
facce della medesima medaglia. Alcune regole per la classificazione
dei rifiuti hanno certamente natura giuridica, sia dal punto
di vista formale che sostanziale. Altre invece sono qualificabili
come disposizioni “tecniche”.
Segnaliamo che, visto l'alto numero di richieste,
è
stata aggiunta una nuova sessione, il 14 ottobre,
per il Webinar: Classificazione dei rifiuti: le nuove Linee Guida governative (SNPA),
in cui abbiamo invitato ad approfondire l'argomento, due
professionisti dell'area tecnica e giuridica. Trovate
tutte le informazioni pù in basso.
Buona lettura
Please do not reply, per informazioni scrivere
a
simona.galante@arsedizioni.it
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