Gentile lettore,
Il 12 febbraio è stata pubblicata la legge di conversione del D.L. n.135/2018, che conferma, dal 1° gennaio 2019, la
soppressione del sistema SISTRI e dell’obbligo di versare i contributi previsti.
All’art. 6 viene istituito il nuovo registro elettronico nazionale dei rifiuti.
Ce ne parla, nel suo approfondimento in primo piano, Filippo Bonfatti.
Sempre Filippo Bonfatti ci illustra, in un secondo approfondimento, le novità del
MUD 2019. Il 22 febbraio, infatti, è stato pubblicato il
DPCM 24 dicembre 2018 che approva ufficialmente il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale (cd. MUD).
Il MUD 2019 dovrà essere presentato 120 giorni dalla pubblicazione in GU del DPCM, ai sensi della Legge 25 gennaio 1994, n.70. Tale termine
fa slittare la consuete data del 30 aprile al prossimo 22 giugno 2019.
Pur abolito, però, il SISTRI sparge ancora qualche cenere fumante.
Ricorderete il nuovo testo dell’articolo 258 TUA, completamente riscritto che aboliva la precedente fattispecie in essa prevista. In verità il Legislatore dell’epoca, resosi conto di avere causato in quel modo un buco normativo, cercò in un secondo tempo di porvi rimedio in maniera piuttosto discutibile. In pratica agì sulla norma transitoria, cioè quella che stabiliva quando sarebbe entrata in vigore la riforma del D.Lgs 205/2010 (vale a dire l’articolo 39 di quel testo normativo), posticipando l’abrogazione del vecchio testo dell’articolo 258 TUA che, però, era già stato abrogato! Per farla breve, l’effetto fu che con decorrenza 16 agosto 2011 (data di entrata in vigore della modifica dell’articolo 39 del D.LGS 205/2010) il reato di trasporto senza formulario o con FIR incompleto o inesatto, ritornò ad essere reato.
Di questo pasticcio legislativo han fatto le spese diverse aziende. Della condanna di una di queste si è occupata la sentenza della Suprema Corte, ( Cass. Sez. III n. 58312 del 27 dicembre 2018), oggetto del commento dell’avvocato Daniele Zaniolo.
Segnaliamo infine, per rimanere in tema rifiuti, il
corso che si terrà a Milano, il prossimo 27 marzo:
CLASSIFICAZIONE
RIFIUTI PERICOLOSI (ai sensi del REGOLAMENTO n.
1357/2014 - include anche le novità introdotte dal
Regolamento 2017/997 per l'attribuzione della caratteristica
di pericolo HP14).
Buona lettura
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