Cari lettori,
circa 180.000 Produttori “iniziali” di rifiuti pericolosi saranno probabilmente chiamati ad utilizzare il sistema Sistri a partire da lunedì 3 marzo, e le incognite si moltiplicano, insieme alle iniziative aziendali per adeguarsi.
Ma al di là delle perplessità generate dalle disfunzioni
accertate del Sistema, la questione verte certamente
intorno al problema del Contratto, che prevede per la
società di Finmeccanica un pagamento fisso minimo di
circa 28 milioni all’anno, importo interamente da
coprirsi con le contribuzioni delle Aziende. Se il
Ministero non riuscirà ad ottenere la cancellazione di
tale obbligo dalla Selex, quindi, giocoforza non potrà
sospendere la data di avvio per i Produttori (che
incidono sulla componente economica in modo rilevante) e
dovrà richiedere il pagamento a tutti i Soggetti
interessati, e trasformare di conseguenza il 2014 in un'unica e colossale “sperimentazione Sistri” sulle spalle
delle Imprese.
Facciamo il punto della situazione con Paolo Vaccaneo, che partecipa ai tavoli di lavoro del Sistri.
In Gazzetta Ufficiale Italiana n° 32 del 08/02/2014 è stata pubblicata la
legge N° 6 del 06/02/2014
di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate.
Come noto, il
D.L. 136/2013
ha introdotto per la prima volta in modo formale nel nostro ordinamento il reato di combustione illecita di rifiuti, andando ad inserire nel testo del D.Lgs. 152/2006 un nuovo
articolo, il 256-bis
.
Nell’articolo di Erica Zuanon viene evidenziata la
ricostruzione della versione vigente, così come è da
applicare oggi, dopo le modifiche.
Buona lettura
Please do not reply - per informazioni su pubblicazioni,
corsi e abbonamenti scrivere a
simona.galante@arsedizioni.it
|