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InformARS - WORKSHOP GRATUITO: il nuovo sistema di consultazione delle liste delle sostanze e delle merci pericolose secondo i diversi sistemi di classificazione (trasporto, rifiuti, Seveso e CLP) 

Il problema della classificazione delle sostanze e miscele pericolose è di importanza centrale, sia che si tratti di trasporto di merci o rifiuti pericolosi, sia che si tratti di immissione sul mercato (con i relativi problemi di etichettatura ed imballaggio), sia che si tratti di capire se un’azienda rientra nella categoria grandi rischi (Seveso), come pure nell’ambito della redazione di una SDS...... e la lista potrebbe proseguire.

ARS Edizioni, partendo dall'esperienza ormai decennale nella traduzione italiana degli Accordi e dei Regolamenti sul trasporto di merci pericolose (realizzate sia nella versione cartacea che elettronica) ha messo a punto un nuovo sistema di consultazione delle liste delle sostanze e delle merci pericolose, che permette di mettere in relazione i diversi sistemi di classificazione: quelli sul trasporto e quelli su rifiuti, Seveso e CLP.
Il nuovo sistema si chiama DG Info ed è una Web App utilizzabile su ogni piattaforma e su ogni dispositivo (PC, tablet, ecc.) che abbia una connessione internet.

DG Info ha un’impostazione modulare e di compone di:

- N. 3 moduli sul TRASPORTO:

consentono la consultazione dei 3 database consistenti nelle liste delle merci pericolose presenti nei Regolamenti sul trasporto delle
merci pericolose (ADR, RID IMDG)
dg info adr dg info rid dg info imdg

- N. 1 modulo CLP/RIFIUTI/SEVESO:

consente la consultazione del database costituito dalle sostanze presenti nell’allegato VI del Regolamento CLP (Reg. 1272/08 CE) ovvero le sostanze a classificazione armonizzata, messe in relazione con la corrispondente classificazione secondo il Regolamento n. 1357/2014 (Classificazione rifiuti pericolosi)
e secondo la Seveso 3 (D.Lgs 105/2015).
dg info clp

Il sistema verrà presentato in un wokshop gratuito della durata di 4 ore, a Milano, la mattina del giorno 16 novembre, presso l’UNA HOTEL SCANDINAVIA di Via Fauscè.

Saremo felici di avervi come ospiti, è sufficiente compilare il form di iscrizione.

Attenzione: il numero di iscrizioni limitato e saranno accettate fino ad esaurimento posti in aula.

iscriviti ora

Dal 2008, con la pubblicazione del Regolamento 1272 (CLP) si è intrapresa la strada dell’armonizzazione delle classificazioni tracciata dal GHS (Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals - il sistema di classificazione adottato a livello ONU e ormai punto di riferimento internazionalmente riconosciuto). Nel corso di quasi 10 anni, con adeguamenti che sono avvenuti in maniera graduale, attraverso deroghe e tentativi di allineamento dei vari sistemi e criteri di classificazione, una serie di norme e direttive sono state modificate (o abrogate) e ne sono state prodotte di nuove.
In questo momento i vari criteri di classificazione, pur avendo subito un sostanziale avvicinamento, non sono ancora perfettamente allineati e forse non lo saranno mai.

L'ultimo provvedimento della serie riguarda i rifiuti: è stato pubblicato Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 150 del 14 giugno 2017 il regolamento (UE) n. 2017/997 dell'8 giugno 2017, che modifica l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la caratteristica di pericolo HP 14 “Ecotossico” che entrerà in vigore il 5 luglio 2018.

Se si confrontano i criteri per la classificazione dei rifiuti come pericolosi per l’ambiente acquatico secondo il Regolamento n. 2017/997 con quelli per la classificazione delle miscele come pericolose per l’ambiente acquatico secondo il Regolamento CLP, risulta evidente che i criteri sono gli stessi con la differenza che la normativa sui rifiuti non prevede l’articolazione in diverse categorie per la tossicità cronica e non viene preso in considerazione il fattore moltiplicativo M.

Secondo la normativa sul trasporto di merci pericolose (per semplicità di trattazione si prende a riferimento l’ADR, la normativa concernente il trasporto stradale), per quanto riguarda i pericolosi per l’ambiente acquatico, confrontando i criteri di classificazione con quelli del Regolamento CLP si può concludere che i criteri sono gli stessi, ma con l’eccezione costituita dal fatto che nell’ADR non sono classificate come pericolose le sostanze che nel Regolamento CLP sono classificate come Cronico 3, Cronico 4 e Pericoloso per lo strato di ozono.

Resta aperta la questione sul perché non si scelga di armonizzare completamente i criteri di classificazione dei rifiuti pericolosi per l’ambiente acquatico con quelli del Regolamento CLP, ad esempio prevedendo che, anche per i rifiuti, si preveda l’articolazione in categorie diverse.
Questa articolazione sembrerebbe poi necessaria nel momento in cui i rifiuti devono essere trasportati, dal momento che l’ADR prevede quanto meno un’articolazione in Cronico 1 e Cronico 2. “Sembrerebbe” perché poi, ai fini dello stesso trasporto, questa articolazione non ha alcuna conseguenza pratica, mentre ne ha (eccome) per l’applicazione della direttiva Seveso (D.Lgs. 105/2015).

Per questi motivi è importante avere a disposizione un database consultabile super affidabile e costantemente aggiornato e completo.


 
 
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