La certificazione di prodotto della ‘shelf-life’ come strumento di marketing nel settore agroalimentare

di: Luigi Colombo(QAS) - Monica Bononi e Fernando Tateo (UniMi)

La certificazione di prodotto consente, a differenza delle altre norme (ISO 9001 - sistema qualità, ISO 22000 - sicurezza alimentare, ISO 14001 - sistema ambientale, Ohsas 18001 - sicurezza e salute dei lavoratori, ed altre più specifiche imposte dalla Grande Distribuzione Organizzata - GDO) tutte concentrate su aspetti gestionali e di sicurezza alimentare, di valorizzare le specifiche tecniche del prodotto in sé.

Basta una sola specifica tecnica, purché significativa, del prodotto per ottenere la Certificazione di Prodotto

Il vantaggio competitivo che porta questa certificazione, dicono gli autori dell’articolo sta nel fatto che <<… un aspetto fondamentale, ma non conosciuto appieno dalle aziende, in particolare da quelle che si rivolgono direttamente al consumatore finale come avviene appunto nel settore agroalimentare: la possibilità di poter certificare una o più specifiche tecniche del/dei propri prodotti, senza subire allineamento con tutte le altre aziende certificate con le norme di sistema, assume significato in virtù della possibilità di dimostrare l’immissione sul mercato di uno o più prodotti con specifiche tecniche che superano in positivo le prescrizioni di legge su parametri che la concorrenza non può garantire o che non ha deciso di garantire per sue imprescindibili ragioni.>>

In particolare portano l’esempio delle specifiche tecniche del genere “Shelf-life” che sono fra quelle di maggior ritorno di immagine per molti alimenti e preparazioni alimentari, poiché le aziende del comparto alimentare distributrici di beni per i quali la “resistenza al tempo” gioca un ruolo fondamentale (esempio le filiere del latte e della carne oppure quelle produttrici dei prodotti di quarta gamma) hanno tutto l’interesse a comunicare alla platea dei consumatori che l’attività tecnico/scientifica supporta la propria produzione.

Ci parlano approfonditamente di questo tipo di certificazione il Dr. Luigi Colombo (QAS) e i Professori Fernando Tateo e Monica Bononi dell’Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria.