La Delega di Funzioni e l’aggiornamento delle Linee Guida per la costruzione dei Modelli di Organizzazione, Gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01.

di: Diana Michelazzo

Come noto, la delega di funzioni è stata codificata per la prima volta nel D.Lgs. 81/08, più precisamente all’art. 16 , il quale ne ha esplicitato i limiti e le condizioni di ammissibilità da parte del datore di lavoro. L’istituto non era infatti disciplinato dalla normativa previgente, pur essendo in larga parte ammesso da dottrina e giurisprudenza, le quali avevano individuato limiti e condizioni di efficacia di questo strumento, oggi parzialmente recepiti, appunto, dal cd. Testo Unico Sicurezza.
Il tema va affrontato anche in relazione alla sua rilevanza nell’ambito dei Modelli di Organizzazione e Gestione previsti dal D.Lgs. 231/01
Le deleghe di funzioni rientrano infatti tra i “protocolli” pensati per prevenire efficacemente la commissione dei reati che potrebbe dar luogo ad una applicazione della normativa di cui al D.Lgs. 231/01.
In tale contesto, da oltre dieci anni Confindustria si propone, mediante l’emanazione di Linee Guida, di offrire alle imprese che abbiano scelto di adottare un Modello di Organizzazione e Gestione una serie di indicazioni e misure, essenzialmente tratte dalla pratica aziendale, ritenute in astratto idonee a rispondere alle esigenze delineate dal D.Lgs. 231/01.
L’ultimo aggiornamento di tali Linee Guida è datato marzo 2014 ma approvato a luglio 2014. Ce ne parla l’Avvocato Diana Michelazzo, docente del Corso “LE DELEGHE DI FUNZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO E TUTELA AMBIENTALE

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