di: Barbara Campagnoli
Quattordici regioni più le provincie di Trento e Bolzano nel 2015 hanno emanato nuove norme o si sono impegnate a rivedere quelle in vigore in ambito edilizio e urbanistico per ridurre il consumo del suolo non ancora edificato. Per tutelare le risorse territoriali si dovranno utilizzare aree già edificate da riqualificare sulle quali si potranno ampliare gli insediamenti edilizi di cui necessitano i comuni. Solo nel caso in cui queste soluzioni non siano attuabili si dovranno utilizzare terreni vergini, aree marginali o vuoti urbani a seconda delle disposizioni attuate dalle singole regioni.
Solo 4 regioni, Basilicata, Lazio, Molise, Sicilia e Valle d'Aosta non hanno ancora disciplinato le limitazioni di nuovi insediamenti.
Si segnala di seguito la normativa emanata nel 2015:
Friuli Venezia Giulia 25 settembre 2015, n. 21
Disposizioni in materia di varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di suolo
Liguria 2 aprile 2015, n. 11
Modifiche alla legge regionale 4 settembre 1997, n. 36 (Legge urbanistica regionale)
Marche 13 aprile 2015, n. 16
Disposizioni di aggiornamento della legislazione regionale. Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 36 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017 della Regione. Legge finanziaria 2015” e alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 37 “Bilancio di previsione per l’anno 2015 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2015/2017”
Piemonte 11 marzo 2015, n. 3
Disposizioni regionali in materia di semplificazione
Provincia di Trento 4 agosto 2015, n. 15
Legge provinciale per il governo del territorio
Sardegna 23 aprile 2015, n. 8
Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio
Umbria 21 gennaio 2015, n. 1
Testo unico Governo del territorio e materie correlate
Veneto 16 marzo 2015, n. 4
Modifiche di leggi regionali e disposizioni in materia di governo del territorio e di aree naturali protette regionali