Sostanze radioattive in acque destinate al consumo umano: recepita direttiva 2013/51/EURATOM

di: Roberto Rizzati

Sulla GU 7 marzo 2016, n. 55 è stato pubblicato il D.Lgs 15 febbraio 2016, n. 28Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano”.

Questo decreto stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. In particolare, esso stabilisce i principi e disciplina le modalità del controllo delle sostanze radioattive mediante parametri indicatori, nonché i relativi valori di parametro.

Maggiormente nel dettaglio tale norma, come indicato nell’art. 12 sostituisce la disciplina di cui al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, fissa (allegato I) i valori di parametro per radon, trizio e la dose indicativa (DI) per le acque destinate al consumo umano nonché la frequenza e i metodi d’analisi.

Nel caso in cui vengano superati i valori limite, le diverse autorità (Asl, Arpa, Regione i Sindaci) si attiveranno, ognuna secondo le proprie competenze, per porre interventi correttivi.

Infine è utile ricordare, art.3, che il decreto non si applica alle acque minerali naturali riconosciute come tali ai sensi del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176 e alle acque medicinali ai sensi del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219.