Energia e riforma costituzionale

di: Roberto Rizzati

Come tutti sanno il 12 aprile è stato approvato definitivamente il Ddl 2613-D meglio conosciuto come Ddl Boschi “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”. L’Iter della riforma costituzionale ora prevede un referendum, da svolgersi in autunno,al fine di confermare la riforma della nostra carta Costituzionale.

A noi interessa la modifica del Titolo V della Costituzione concernente le competenze attribuite a Stato e Regioni. La modifica, infatti, prevede il passaggio di alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile in seno allo Stato che vanno ad aggiungersi all’ambiente ed ecosistema, già, di competenza statale.

La riforma prevede inoltre che lo Stato possa legiferare in materie a esso non riservate “quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interessa nazionale”.