Aflatossina M1 nel latte – disposizioni e controlli

di: Luisa Maria Reina - Tecnologo alimentarie - Ispettore tecnico Accredia

Il problema di contaminazione da Aflatossine B1-B2-G1 e G2 nel mais e di Aflatossina M1 nei prodotti lattiero-caseari e di immissione nel mercato di tali prodotti contaminati è ricorrente.

Già nel 2013, Il Ministero della Salute con la Nota prot. 855  forniva procedure operative da applicare a seguito di manifestarsi di condizioni climatiche critiche e tali da causare un incremento di contaminazione da Aflatossine.

L’Aflatossina M1 contenuta nel latte è un metabolita dell’Aflatossina B1 che viene trasformata dalle vacche da latte che assumono mangimi contaminati.

Negli ultimi mesi i media hanno diffuso notizie relative ad indagini condotte dai NAS in Lombardia e successivamente anche in Veneto in merito all’utilizzo nella produzione di formaggi ed in particolare di Grana Padano di latte contaminato da Aflatossina M1 oltre il limite consentito. A metà marzo 2016, dopo sei mesi di indagini, la procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati circa sessanta persone tra allevatori e responsabili di caseifici per adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Subito dopo le irregolarità rilevate in Lombardia, anche in Veneto i NAS hanno riscontrato un mancato rispetto delle procedure operative necessarie a prevenire contaminazione da Aflatossine e a gestirne il rischio.

Ce ne Parla la D.ssa Luisa Maria Reina, tecnologa alimentare e Ispettore tecnico Accredia.