la IATA presenta il documento ST/SG/AC.10/C.3/2016/16, intitolato “Hazard” vs. “Risk”, per la discussione alla prossima riunione del Sub-Committee of Experts on the Transport of Dangerous Goods.

di: Sergio Benassai

Anche in materia di classificazione delle merci pericolose è sicuramente opportuno far riferimento alle seguenti ormai consolidate definizioni di pericolo e di rischio:

a) pericolo: caratteristica intrinseca di una materia o di un oggetto potenzialmente in grado di produrre un danno a persone, cose e ambiente
b) rischio: probabilità di produrre un certo danno (in genere espresso come il prodotto del pericolo per l’esposizione)

A fronte di ciò la IATA (International Air Transport Association) ha presentato per la discussione alla prossima riunione del Sub-Committee of Experts on the Transport of Dangerous Goods il documento ST/SG/AC.10/C.3/2016/16, intitolato “Hazard” vs. “Risk”.

Con tale documento la IATA propone quindi che nelle Raccomandazioni ONU sul trasporto di merci pericolose si provveda a far ricorso ad un uso coerente della terminologia per quanto riguarda appunto l’utilizzo delle parole “pericolo (hazard)” e “rischio (risk)”.

Un tipico esempio di utilizzo ritenuto non corretto del termine rischio riguarda il ricorso alla terminologia “rischio sussidiario (subsidiary risk)” nel caso di merci pericolose caratterizzate da più di una caratteristica di pericolosità. In tal caso la terminologia corretta dovrebbe essere “pericolo sussidiario (subsidiary hazard)”. Il documento IATA contiene dunque una proposta di revisione del testo delle Raccomandazioni ONU in tutte le sue parti.

Qualora la proposta fosse accettata ci sarà da attendersi una conseguente revisione dei testi delle varie regolamentazioni modali (ADR, RID, ADN, Codice IMDG, ICAO Technical Instructions).