La consolidata operatività dell’analisi degli acidi grassi attraverso la determinazione gascromatografica degli esteri metilici prodotti per derivazione indotta dall’operatore non consente in assoluto di esprimere sempre un giudizio in risposta a specifici quesiti posti dalla tipologia di indagine necessaria. Ciò in quanto, e lo sanno bene gli operatori del settore, a caratterizzare meglio un lipide v’è la sua composizione in trigliceridi.
La laboriosità delle tecniche adottate per la caratterizzazione dei trigliceridi costituenti una materia grassa o una miscela di materie grasse si evidenzia in vari lavori sul food pubblicati fino ad oggi, e sulla scia di esperienze già svolte e pubblicate da M. Bononi e F. Tateo (Università degli Studi di Milano) nel 2002 e nel 2004, ed ultimamente ancora adottate dagli stessi Autori ora citati (Triglycerides Variability in Donkey Milk, Ital.J. Food Sci., vol 29, 2017, in stampa), è oggi possibile caratterizzare in regime rutinario i trigliceridi con la tecnica GC-OCI (total carbon number). Questa tecnica, già adottata in UniMi per attività di ricerca, è stata trasferita ai Laboratori SAVI & Service (Mantova) ed applicata a problematiche tecnologico-analitiche secondo indirizzi Bononi-Tateo.
In questa nota si trasmette esempio di risultato delle determinazioni svolte per GC-OCI sul caffè contenuto in una tipologia di “monodose” molto diffusa sul mercato nazionale.