Interessante questa sentenza (Cassazione Penale, Sez. 4, 26 giugno 2018, n. 29291) che applica con rigore alcuni principi generali del diritto penale in materia antinfortunistica per la gestione dei cantieri mobili ma che, alla luce dei recenti interventi del legislatore, può comportare conseguenze sanzionatorie forse eccessive.
Pertanto, il responsabile dei lavori del cantiere è stato condannato per l’omicidio colposo causato dalla violazione delle norme antinfortunistiche, ma anche di quelle sulla circolazione stradale.
Nel caso di specie i giudici hanno applicato, tra gli altri, i principi previsti dall’articolo 41 del codice penale in materia di concorso di cause indipendenti.
Anche in questa sentenza la Corte di cassazione ha ribadito il suo orientamento secondo il quale per aversi “violazione delle norme sulla circolazione della strada” non è necessario aver agito alla guida di un veicolo, ma anche nel caso di violazione di qualsiasi norma che preveda a carico di un soggetto, pur non impegnato in concreto nella fase della circolazione, un obbligo di garanzia finalizzato alla tutela della sicurezza degli utenti della strada.
Cantieri mobili e manutenzione delle strade. Gli stringenti obblighi di sicurezza e le conseguenze in caso di sinistro
10 luglio2018
di: avv. Daniele Zaniolo
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