Da pochi giorni è stato pubblicato il Regolamento (UE) n.1381/2019 nell’ottica di rafforzare e rendere maggiormente efficace la fase della comunicazione del rischio alimentare, sia per garantire migliori risultati per la sicurezza alimentare, sia per rafforzare l’opinione dei consumatori verso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e la fiducia dei cittadini in genere verso l’attività di ricerca svolta.
Infatti, le risultanze della valutazione REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme) della legislazione alimentare generale dimostrano che la comunicazione del rischio viene considerata complessivamente poco efficace, con inevitabile percezione negativa dei cittadini sull’intero processo di analisi del rischio.
Sostanzialmente, il nuovo Regolamento punta sulla trasparenza e sulla sostenibilità dell’analisi del rischio, innanzitutto modificando in diverse parti il Reg. (CE) n.178/2002, integrando e specificando gli obiettivi, i principi e il funzionamento della comunicazione del rischio; gli aspetti organizzativi ed operativi dell’Autorità, in particolare sugli obblighi di trasparenza e di riservatezza, sulla elaborazione e presentazione degli Studi scientifici. Conseguentemente, per coerenza programmatica e funzionale, dispone anche la modifica di alcune norme correlate.
Vediamo di quali modifiche si tratta