Biosicurezza e protezione dell'ambiente marino mediterraneo: pubblicate in gazzetta le leggi di ratifica degli accordi internazionali.

di: Sonia Corna
Sulla G.U. n. 32 del 7 febbraio 2019 sono state pubblicate le leggi di ratifica ed esecuzione:
- del Protocollo addizionale di Nagoya - Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza
- dell'Accordo relativo alla protezione dell'ambiente marino e costiero di una zona del Mare Mediterraneo (Accordo RAMOGE).


La Legge 16 gennaio 2019, n. 7 autorizza il Presidente della Repubblica a ratificare il Protocollo addizionale di Nagoya - Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010.

Obiettivo del protocollo addizionale, indicato nell'art. 1 dello stesso, è quello di "contribuire alla conservazione e all'uso sostenibile della diversità biologica, tenendo anche conto dei rischi per la salute umana, con l'elaborazione di norme e procedure a livello internazionale in materia di responsabilità e risarcimenti relativamente agli organismi viventi modificati". Esso si applica a danni derivanti da organismi viventi modificati che abbiano la loro origine in un movimento transfrontaliero. Tali organismi sono quelli:
- destinati all'uso diretto nell'alimentazione umana o animale o alla lavorazione;
- destinati ad un uso confinato;
- destinati all'introduzione intenzionale nell'ambiente.


L'Accordo relativo alla protezione dell'ambiente marino e costiero di una zona del Mare Mediterraneo (Accordo RAMOGE) è stato ratificato con la L. 16 gennaio 2019, n. 8.

Le Parti dell'Accordo (Italia, Francia e Principato di Monaco) istituiscono una Commissione internazionale, denominata "Commissione RAMOGE", per la realizzazione degli obiettivi dell'Accordo stesso. La Commissione opererà per stabilire una collaborazione più stretta tra i servizi competenti dei Governi delle tre Parti e delle collettività territoriali al fine di:
- prevenire e lottare contro gli inquinamenti e le degradazioni dell'ambiente marino e costiero
- preservare la biodiversità
- costituire una zona pilota nel Mediterraneo per la realizzazione di questi obiettivi.