di: Vincenzo Morena
È in rampa di lancio il metodo armonizzato per misurare i rifiuti alimentari nell’Unione europea. Il provvedimento (i.e. la Decisione
2019/1597), licenziato il 27 settembre, prevede, infatti, a partire dal 17 ottobre 2019, l’adozione, da parte degli Stati membri, di una metodologia comune per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari.
In particolare, in base alla fase della filiera alimentare (ossia: - produzione primaria, -trasformazione e fabbricazione, -vendita al dettaglio e altre forme di distribuzione degli alimenti,- ristoranti e servizi di ristorazione, - famiglie), i soggetti interessati potranno scegliere di utilizzare uno dei metodi di misurazione indicati nell’Allegato III del documento (-misurazione diretta, -bilancio di massa, -analisi della composizione dei rifiuti, -questionari e interviste, -coefficienti e statistiche di produzione, -analisi della composizione dei rifiuti, -conteggio/scansione, -registri), anche combinati tra loro, “o qualsiasi altro metodo equivalente in termine di pertinenza, rappresentatività e affidabilità”.
La Decisione della Commissione va ad integrare la Direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, che impone alle legislazioni nazionali di controllare la produzione di rifiuti alimentari e di adottare misure volte a limitarla lungo l’intera filiera alimentare.
In particolare, in base alla fase della filiera alimentare (ossia: - produzione primaria, -trasformazione e fabbricazione, -vendita al dettaglio e altre forme di distribuzione degli alimenti,- ristoranti e servizi di ristorazione, - famiglie), i soggetti interessati potranno scegliere di utilizzare uno dei metodi di misurazione indicati nell’Allegato III del documento (-misurazione diretta, -bilancio di massa, -analisi della composizione dei rifiuti, -questionari e interviste, -coefficienti e statistiche di produzione, -analisi della composizione dei rifiuti, -conteggio/scansione, -registri), anche combinati tra loro, “o qualsiasi altro metodo equivalente in termine di pertinenza, rappresentatività e affidabilità”.
La Decisione della Commissione va ad integrare la Direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, che impone alle legislazioni nazionali di controllare la produzione di rifiuti alimentari e di adottare misure volte a limitarla lungo l’intera filiera alimentare.