Il semaforo in etichetta non piace: l’Italia preferisce la batteria. Ma al consumatore, realmente, cosa serve?

di: Avvocato Giovanna Soravia

Come devono o possono essere riportate le informazioni sulle quantità di alcune sostanze nutritive sulle confezioni e sugli imballaggi dei prodotti alimentari, come previsto dal Reg. UE n.1169/2011 ?

In alcuni Paesi dell’Unione europea è ormai diffusa la cosiddetta etichetta a semaforo (o nutri-score), consistente in un logo raffigurante cinque colori (dal verde al rosso, con gradazioni cromatiche intermedie) e cinque lettere (dalla A alla E) combinati tra loro in base alla presenza di elementi considerati positivi (verdura, fibre, frutta…) e negativi (zuccheri, sale, grassi saturi…).

Nella riunione del 9 novembre 2017 il Tavolo Agroalimentare italiano, istituito presso il Mise e il Mipaaf con il Ministero della Salute e il Ministero degli affari esteri, aveva rilevato la necessità di ideare una proposta italiana di indicazione nutrizionale volontaria supplementare, organizzando a tale scopo un gruppo di lavoro specifico che ha coinvolto rappresentanze ministeriali e associazioni della filiera agroalimentare, attraverso una fase di sperimentazione conclusa a novembre 2019 e riuscendo infine a proporre un sistema chiamato “NutrInform Battery” costituito da un logo raffigurante una batteria elettrica.


Avvocato Giovanna Soravia