Sicurezza nei cantieri. Il ruolo del RUP e i suoi obblighi di garanzia

di: Avvocato Daniele Zaniolo

La sentenza della Corte di Cassazione, sezione IV penale, del 28 luglio 2020 n. 22690, ha confermato la condanna per la morte di un dipendente della ditta esecutrice, sancendo il principio di diritto secondo il quale anche in capo al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) gravano gli obblighi di garanzia in tema di sicurezza.

Premesso che non vi sono dubbi sul fatto che anche su questa figura incombano obblighi di tutela prevenzionistica, si tratta però di capire quali siano gli effettivi confini della responsabilità del RUP.
Come noto, il Responsabile Unico del Procedimento è quel soggetto, al quale viene affidata la responsabilità apicale dell’esecuzione di un un’opera pubblica.
È interessante evidenziare che l’ANAC, con una apposita delibera (numero 1096 del 26 ottobre 2016) ha definito con particolari dettaglio i compiti del RUP che, nella sostanza, è stato equiparato ad un vero e proprio “Project Manager” della P.A.:

“il RUP dovrà possedere, (…) la qualifica di Project Manager, essendo necessario enfatizzare le competenze di pianificazione e gestione dello sviluppo di specifici progetti, anche attraverso il coordinamento di tutte le risorse a disposizione, e gli interventi finalizzati ad assicurare l’unitarietà dell’intervento, il raggiungimento degli obiettivi nei tempi e nei costi previsti, la qualità della prestazione e il controllo dei rischi.”

Si tratta perciò di un soggetto che deve essere collocato, nella piramide gerarchica dell’organizzazione dei lavori pubblici, al vertice, competendogli mansioni di alto profilo e di carattere generale, anche con riferimento alla tutela della sicurezza e igiene sul luogo di lavoro.