Disegno di Legge per la riforma dei reati agroalimentari nella riunione del CdM dello scorso 25 febbraio

Disegno di Legge per la riforma dei reati agroalimentari nella riunione del CdM dello scorso 25 febbraio

di: Giovanna Soravia
Mediante il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32 del 25 febbraio 2020 viene data notizia, tra i diversi argomenti e temi oggetto della relativa riunione svoltasi a Palazzo Chigi, dell’approvazione dello schema di disegno di legge sulla riforma dei reati in ambito agroalimentare sulla scia dell’iniziativa e dei lavori condotti dalla Commissione Caselli dal 2015.
Il testo, ancora passibile di modifiche e valutazioni nelle fasi successive dell’iter normativo, interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, con riguardo alla tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonché in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari, al fine di rafforzare gli strumenti normativi contro frodi, contraffazioni e agropiraterie.

Lo stesso Comunicato stampa riporta gli obiettivi principali della riforma:
  • la riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, per garantire l’effettiva tutela dei beni giuridici di riferimento, che richiedono spesso anche l’anticipazione delle incriminazioni già alla soglia del rischio, nonché l’elaborazione di un sistema di intervento a tutele crescenti;
  • la rielaborazione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari, con la finalità di offrire risposte concrete e differenziate in ragione dell’effettivo grado di offensività delle condotte;
  • la sistemazione organica per l’intero settore dei reati in materia alimentare della responsabilità delle persone giuridiche.

Il provvedimento detta una disciplina più compiuta in relazione alla produzione e alla commercializzazione di alimenti che non costituiscono un pericolo immediato ed imminente, ma tendono a manifestare la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e rielabora l’ambito di tutela penale contro le frodi alimentari, con particolare riferimento alla emergente realtà di organizzazioni complesse ed alla responsabilità delle persone giuridiche che sono divenute ormai, nella dimensione allargata degli scambi commerciali, il principale referente criminologico, così da aprire la strada a nuove fattispecie incriminatrici, differenziate sia a livello normativo-precettivo che a livello sanzionatorio in ragione dell’effettivo grado di offensività.