di: Vincenzo Morena
La Commissione europea ha inserito il virus SARS-CoV-2, che ha causato la pandemia di Covid‐19, nell’elenco degli agenti biologici che possono causare malattie infettive nell'uomo. Con la direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno, infatti, è stato modificato l’allegato III della direttiva 2000/54/CE – contenente l’elenco dei virus cui possono essere esposti i lavoratori durante il lavoro e dai quali vanno, quindi, tutelati – classificando il “coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave” nella fascia di rischio 3.
Il nuovo Coronavirus, ricordano da Bruxelles, «può causare gravi malattie umane nella popolazione infetta, presentando un serio rischio, in particolare per i lavoratori anziani e quelli con una patologia soggiacente o una malattia cronica. Attualmente non sono disponibili vaccini o cure efficaci, ma si stanno compiendo sforzi significativi a livello internazionale e finora è stato individuato un numero considerevole di vaccini candidati. Tenuto conto delle prove scientifiche più recenti e dei dati clinici disponibili, nonché dei pareri forniti da esperti che rappresentano tutti gli Stati membri, il SARS-CoV‐2 dovrebbe quindi essere classificato come patogeno per l’uomo del gruppo di rischio 3».
Già nell’ottobre 2019, con la direttiva (UE) 2019/1833, erano stati aggiunti nell’elenco di tale allegato il “coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave” (virus SARS) e il “coronavirus della sindrome respiratoria medio-orientale” (virus MERS). Poiché il SARS-CoV‐2 è molto simile ai virus SARS e MERS, precisa la Commissione, «è opportuno aggiungerlo con urgenza, al fine di continuare a garantire un’adeguata protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro».
Da segnalare che gli Stati membri dovranno adeguarsi alla direttiva (UE) 2020/739 entro il 24 ottobre 2020.
Il nuovo Coronavirus, ricordano da Bruxelles, «può causare gravi malattie umane nella popolazione infetta, presentando un serio rischio, in particolare per i lavoratori anziani e quelli con una patologia soggiacente o una malattia cronica. Attualmente non sono disponibili vaccini o cure efficaci, ma si stanno compiendo sforzi significativi a livello internazionale e finora è stato individuato un numero considerevole di vaccini candidati. Tenuto conto delle prove scientifiche più recenti e dei dati clinici disponibili, nonché dei pareri forniti da esperti che rappresentano tutti gli Stati membri, il SARS-CoV‐2 dovrebbe quindi essere classificato come patogeno per l’uomo del gruppo di rischio 3».
Già nell’ottobre 2019, con la direttiva (UE) 2019/1833, erano stati aggiunti nell’elenco di tale allegato il “coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave” (virus SARS) e il “coronavirus della sindrome respiratoria medio-orientale” (virus MERS). Poiché il SARS-CoV‐2 è molto simile ai virus SARS e MERS, precisa la Commissione, «è opportuno aggiungerlo con urgenza, al fine di continuare a garantire un’adeguata protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro».
Da segnalare che gli Stati membri dovranno adeguarsi alla direttiva (UE) 2020/739 entro il 24 ottobre 2020.