le indicazioni sulla salute pending e gli integratori alimentari vegetali (botanicals)

di: Avvocato Valeria Pullini

Si riporta di seguito il caso della Named S.p.a., impresa italiana di integratori alimentari che aveva promosso la distribuzione al consumo di un integratore alimentare contenente una sostanza, Carica papaya, appartenente alla categoria dei botanicals, vantando claims di carattere salutistico, verso la quale l’Antitrust ha agito ritenendo questo tipo di promozione pubblicitaria integrasse violazione delle disposizioni di cui agli articoli 20, comma 2, 21, comma 1, lettera b), 22 e 23, lettera s), del codice del consumo ed innestava, così, apposito procedimento istruttorio. l’AGCM ha avuto anche modo di rammentare che, secondo i propri recenti orientamenti, la stessa non effettua la validazione scientifica dei claims, né attribuisce rilevanza a studi o documentazione prodotta dai professionisti a sostegno dei vanti pubblicitari oggetto di esame, valutando come scorretto un claim sulla salute se non già approvato dalla Commissione europea o supportato da pareri scientifici positivi dell’EFSA. Ad esito di tale procedimento, l’AGCM emanava il provvedimento n. 25087/2014, con cui veniva accertata, in capo al professionista, una pratica commerciale scorretta ed inflitto una sanzione amministrativa pecuniaria di notevole importo.
L’impresa impugnava la pronuncia dell’AGCM avanti al TAR Lazio (Roma), secondo il quale «la – asserita - decettività dei claim non poteva farsi discendere dalla loro mancata previsione nell’elenco provvisorio nazionale dei claim autorizzati per gli integratori botanicals, bensì da una valutazione sulla veridicità delle indicazioni oggetto di valutazione, tenendo conto anche della documentazione scientifica prodotta dal professionista nel corso del procedimento, che la stessa AGCM ammette invece di aver ignorato non entrando nel merito».