In materia di sicurezza sul lavoro, sono applicabili alle attività estrattive a cielo aperto le disposizioni in materia di primo soccorso del D.Lgs. n. 81/2008. Tali norme, data la particolarità dell'attività in questione - svolta normalmente in luoghi isolati - prescrivono l'utilizzo di particolari dispositivi e strumenti di comunicazione con i mezzi di soccorso.
Lo ha chiarito la Cassazione con la sentenza n. 3784/2021, riguardante l'applicabilità o meno della normativa in tema di "primo soccorso" alle attività estrattive per trivellazione e altre attività minerarie.
I Giudici, nel respingere il ricorso del titolare di una ditta del settore, che lamentava l'erronea applicazione - da parte del Tribunale che gli aveva contestato la mancata disponibilità di mezzi adeguati per attivare rapidamente il Servizio di Soccorso - delle norme del Testo unico per la sicurezza sul lavoro, anziché quelle del D.Lgs. n. 624/1996 (Decreto sulla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive), prive di prescrizioni sull'utilizzo di particolari dispositivi di comunicazione con i mezzi di soccorso, hanno affermato come sia indiscutibile la generale operatività del D.Lgs. n. 81/2008, e che le norme di sicurezza del citato D.Lgs. n. 624/1996, anche se di portata specifica non possono prevalere su quelle del TUSL.