Inquinamento, arriva il mobility manager

Inquinamento, arriva il mobility manager

di: Vincenzo Morena
Ridurre l’impatto ambientale del traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane negli spostamenti casa-lavoro. È questo l’obiettivo del Decreto Ministeriale 12 maggio 2021 (pubblicato sulla G.U. n. 124 del 26 maggio), che punta a fare chiarezza sulle modalità attuative delle disposizioni sul ‘mobility manager’, figura a cui spetta la gestione degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.

In particolare, il provvedimento distingue tra “mobility manager aziendale” (specializzato nel governo della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell'ambito degli spostamenti casa-lavoro), e "mobility manager d'area" (che si occupa del supporto al Comune territorialmente competente, presso il quale è nominato, nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile, nonché nello svolgimento di attività di raccordo tra i mobility manager aziendali).

Il decreto identifica, inoltre, il piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL), che costituiscono lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici del personale dipendente.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, firmato dal Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali (con più di 100 dipendenti) ubicate in un capoluogo di regione o in una città metropolitana o in un capoluogo di provincia o in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, il PSCL del proprio personale dipendente.

Il documento ricorda, infine, che le realtà non in possesso dei requisiti sopracitati, «possono comunque procedere facoltativamente alla nomina del mobility manager aziendale».