INAIL: pubblicate le indicazioni per la vaccinazione anti-covid nei luoghi di lavoro

INAIL: pubblicate le indicazioni per la vaccinazione anti-covid nei luoghi di lavoro

di: Paola Chimienti
Il documento Indicazioni ad Interim per la Vaccinazione Anti-Sars-Cov-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, trasmesso con la Circolare ministeriale del 12 aprile 2021, si pone come obiettivo quello di chiarire i requisiti e la procedura da seguire per l’attivazione dei punti vaccinali territoriali destinati alle lavoratrici e ai lavoratori.

Nella premessa del documento viene specificato che ai fini della istituzione dei punti vaccinali territoriali e della realizzazione della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, costituiscono presupposti imprescindibili:
1. la disponibilità di vaccini
2. la disponibilità dell’azienda
3. la presenza / disponibilità del medico competente o di personale sanitario come di seguito specificato
4. la sussistenza delle condizioni di sicurezza per la somministrazione di vaccini
5. l’adesione volontaria ed informata da parte delle lavoratrici e dei lavoratori
6. la tutela della privacy e la prevenzione di ogni forma di discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Viene, inoltre, indicato quello che è ritenuto l'equipaggiamento minimo per la vaccinazione in azienda; deve essere prevista la presenza dei materiali, delle attrezzature e dei farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività ed al volume delle medesime.

Il medico competente o il personale sanitario opportunamente individuato redige l’elenco di quanto necessario nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale e delle indicazioni provenienti dal percorso formativo obbligatorio previsto, anche per garantire un idoneo intervento in caso si manifestino reazioni avverse a breve termine.
Il datore di lavoro o l’Associazione di categoria di riferimento garantisce l’approvvigionamento a proprio carico di quanto ritenuto necessario dal personale sanitario individuato.
Devono inoltre essere presenti idonei strumenti informatici che permettano la registrazione dell’avvenuta inoculazione del vaccino secondo le modalità fissate a livello regionale.