Dop nel settore vitivinicolo: protezione ampia secondo la Corte di Giustizia dell’UE

Dop nel settore vitivinicolo: protezione ampia secondo la Corte di Giustizia dell’UE

di: Avvocato Giovanna Soravia

La condotta di una società che, senza compiere atti di concorrenza sleale, promuove e pubblicizza un servizio di ristorazione mediante l’utilizzo di una dicitura e di un segno grafico che evocano (?) un prodotto DOP, viola l’art.103, par.2, lett.b del Reg. UE n.1308/2013?

Nella sentenza del 9 settembre scorso, la Corte di Giustizia dell’UE, Quarta Sezione, si è pronunciata nella causa C 783/19 , concludendo che la protezione delle denominazioni di origine protetta accordata dall’art.103 vale verso condotte relative sia ai prodotti che ai servizi e che l’«evocazione» richiamata non è subordinata all’accertamento dell’esistenza di un atto di concorrenza sleale.

La vicenda vede protagonisti la società spagnola GB, che possiede locali di ristorazione (bar di tapas) in Spagna, e il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) organismo francese che si occupa della tutela dei produttori di Champagne.
Da anni la GB identifica e promuove i propri locali commerciali utilizzando la dicitura “champanillo” (e il dominio champanillo.es) a cui viene associato un disegno raffigurante due coppe vicine. In lingua spagnola “champanillo” significa letteralmente “piccolo Champagne”.