Recupero di rifiuti in mare e in acque interne

Recupero di rifiuti in mare e in acque interne

di: Filippo Bonfatti

Sulla GU Serie Generale n.134 del 10 giugno 2022 è stata pubblicata la Legge 17 maggio 2022, n.60 recante “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare (legge «SalvaMare»)” che entrerà in vigore il prossimo 25 giugno 2022.

Obiettivo della Legge è quello di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia circolare, nonché alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi volti alla prevenzione dell'abbandono dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e alla corretta gestione dei rifiuti medesimi.

In particolare nella Legge sono definiti:
- rifiuti accidentalmente pescati: i rifiuti raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune dalle reti durante le operazioni di pesca e quelli raccolti occasionalmente in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune con qualunque mezzo;
- rifiuti volontariamente raccolti: i rifiuti raccolti mediante sistemi di cattura degli stessi, purché non interferiscano con le funzioni eco-sistemiche dei corpi idrici, e nel corso delle campagne di pulizia del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune.

Entrambe le tipologie sono inquadrate come “rifiuti urbani”.

In ottica di economia circolare, l’art.4 stabilisce che al fine di promuovere il riciclaggio della plastica e di altri materiali non compatibili con l’ecosistema marino e delle acque interne, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il MiTE stabilirà i criteri e le modalità con cui i rifiuti accidentalmente pescati e i rifiuti volontariamente raccolti cessano di essere qualificati come rifiuti, ai sensi dell’art. 184 -ter del citato D.Lgs. n.152/2006.