Open data Inail primi 9 mesi 2022, denunce d'infortunio in aumento (+35%)

Open data Inail primi 9 mesi 2022, denunce d'infortunio in aumento (+35%)

di: Vincenzo Morena
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) tra gennaio e settembre sono state 536.002 (+35,2% rispetto allo stesso periodo del 2021), 790 delle quali con esito mortale (-13,2%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 43.933 (+8,6%). A dirlo sono gli open data Inail dei primi nove mesi del 2022, resi noti dall'istituto assicurativo con nota, che precisa: «le rilevazioni pubblicate sono provvisorie e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all'andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all'effetto distorsivo di "punte occasionali" e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall'Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell'intero 2022, con la conclusione dell'iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia».

L'analisi evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese, in quasi tutti i settori (dove spiccano Sanità e Trasporto), e che ha interessato sia la componente maschile che femminile di lavoratori, italiani ed extracomunitari, in tutte le fasce d'età (la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni).

Ci sono stati 120 morti in meno rispetto ai 910 registrati nei primi nove mesi del 2021 (nella sezione "Open data" sono pubblicate anche le tabelle in formato pdf del "modello di lettura", contenenti i dati aggregati con i confronti "di mese" – settembre 2021 vs settembre 2022 – e "di periodo" – gennaio-settembre 2021 vs gennaio-settembre 2022 –), mentre le denunce di malattia professionale protocollate segnanano un aumento di 3.463 casi rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell'orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio).