Alla revisione si è provveduto con delibera 10 ottobre 2022, n. 1227, pubblicata sul Bollettino n. 133 dell'8 novembre.
Come noto, in base all'art. 83, co. 4 della legge regionale n. 11/2001, la Giunta ha la facoltà di determinare con proprio provvedimento, per l'anno successivo, l'entità di nuovi canoni (o la modifica di quelli vigenti) dovuti per l'utilizzo dei beni del demanio idrico (i canoni si riferiscono all'uso dell'acqua e all'occupazione a qualsiasi titolo delle pertinenze dei corsi d'acqua e di specchi acquei), e deve aggiornare i canoni tenendo conto delle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo rilevato nell'anno precedente.
Tenendo conto delle problematicità (nazionali e non) dell'attuale momento storico (crisi connessa alla diffusione della pandemia di Covid-19, crisi del turismo, incrementi dei costi dell'energia, per citarne alcune), la Regione ha deciso che:
- detti canoni non saranno soggetti ad aumenti dovuti alle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo rilevato lo scorso anno (il che si configura, di fatto, equivalente all'applicazione di uno sconto pari all'aumento Istat registrato per l'anno precedente);
- il canone annuo di derivazione d'acqua da applicarsi all'innevamento artificiale manterrà la riduzione già operata in passato, e pertanto sarà ridotto al 25% dell'importo (riduzione da applicare anche agli importi minimi).
