Il regolamento, che si applicherà dal 1o gennaio 2023, fa seguito al "via libera" del Parlamento Ue che lo scorso 6 luglio aveva respinto una mozione della Commissione contro l'inclusione del gas e del nucleare tra le attività economiche "green" (si veda news di Ars del 13/07/2022).
In particolare, il regolamento 1214 modifica il regolamento (UE) 2021/2139, che - integrando il regolamento (UE) 2020/852 - fissa «i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale».
Il regolamento sulla tassonomia, quindi, fa parte del piano d'azione della Commissione sul finanziamento della crescita sostenibile e mira a promuovere gli investimenti verdi ed evitare l'ambientalismo di facciata (il cosiddetto "greenwashing").
Tra le attività incluse tra quelle sostenibili (nel rispetto, però, delle rigorose condizioni prescritte) si segnalano: la produzione di energia a partire da processi nucleari in impianti esistenti, la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile, la produzione di energia elettrica da combustibili gassosi fossili, e la costruzione ed esercizio sicuro di nuove centrali nucleari per la generazione di energia elettrica o di calore, anche ai fini della produzione di idrogeno, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.