Il documento, che integra il regolamento (UE) n. 2019/1009 (sulle norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti), suddivide i sottoprodotti in due categorie, a seconda del tipo di efficienza agronomica.
La prima riguarda i sottoprodotti che forniscono nutrienti alle piante o ai funghi o ne migliorano l'efficienza nutrizionale: essi sono sottoposti a rigidi requisiti di purezza.
La seconda categoria attiene ai sottoprodotti utilizzati come additivi tecnici in concentrazioni minori: sebbene non siano direttamente connessi alla nutrizione o all'efficienza nutrizionale, essi migliorano la qualità del prodotto fertilizzante o la sicurezza nella relativa manipolazione, e per loro è prevista una concentrazione massima.
I livelli di purezza e concentrazioni massime non si applicano, invece, ad una serie di sottoprodotti specifici comunemente utilizzati secondo le pratiche esistenti.