La riforma Cartabia e gli interventi in ambito penale alimentare

La riforma Cartabia e gli interventi in ambito penale alimentare

di: Avvocato Valeria Pullini

Il D.Lgs. n 150/2022, (cd. “riforma Cartabia”), pubblicato in G.U. il 17 ottobre 2022 –, avente ad oggetto “attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, consta di ben 99 articoli, ed introduce nuove disposizioni, intervenendo sul codice penale, sul codice di procedura penale e sulle principali leggi complementari ai due codici.

L’attuazione di tale consistente riforma era stata originariamente fissata per il 1° novembre 2022, ma successivamente, in data 31.10.2022, con DL n. 162/2022, il nuovo Governo appena insediato ha disposto il rinvio dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 150/2022 al 30 dicembre 2022.

L’art. 70 incide in modo significativo sulla L. n. 283/1962 (recante la disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande), introducendo le cd. "prescrizioni estintive". La norma prevede l’introduzione di 7 nuovi articoli alla L. n. 283/1962, collocati di seguito all’art. 12 bis, nella specie gli articoli da 12 ter a 12 nonies.

Come indicato nella Relazione illustrativa sopra menzionata, l’art. 70 del D. Lgs. n. 150/2022 estende all’intero comparto delle contravvenzioni in materia di igiene, produzione e vendita di alimenti e bevande di cui alla legge n. 283/1962 la procedura - e la correlata causa - estintiva per adempimento di prescrizioni impartite dall’organo di vigilanza. L’ambito di applicabilità della procedura e della connessa causa estintiva è circoscritto alle «contravvenzioni che hanno cagionato un danno o un pericolo suscettibile di elisione mediante condotte ripristinatorie o risarcitorie» (art. 12-ter, comma 1, L. n. 283/1962.

In estrema sintesi, la novità consiste nel fatto che, quando si sia in presenza di contravvenzioni che riguardino la materia sanitaria, l’organo accertatore impone determinate prescrizioni, trasmette la notizia di reato alla Procura della Repubblica e verifica l'ottemperanza di tali prescrizioni da parte dell'O.S.A. nei termini assegnati. Qualora le prescrizioni vengano adempiute, il procedimento penale si estingue; diversamente, il PM proseguirà con l’esercizio dell’azione penale e, quindi, con l'istruzione del procedimento penale.

Vediamo l’intervento normativo più nel dettaglio.