Rischio Radon: individuate le aree prioritarie in Lombardia

Rischio Radon: individuate le aree prioritarie in Lombardia

di: Valeria Ciriello

La Regione Lombardia, con delibera 26 giugno 2023, n. XII/508 (pubblicata sul Bollettino n. 26 del 28/06) ha individuato le aree prioritarie a rischio Radon (si veda News del 4 luglio ).

Il radon è annoverato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra le sostanze più cancerogene per l’essere umano.

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Lombardia ha pubblicato la relazione (“Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia”) contenente la prima individuazione delle aree, per il territorio di propria competenza, in cui il livello di concentrazione di radon superi il valore 300 Bq/m3 in un numero di edifici uguale o superiore al 15% di quelli totali; tali aree si definiscono prioritarie.

Il rischio, derivante dall’esposizione a questo gas naturale, cresce linearmente con il crescere della sua concentrazione, per questo, una volta individuate le aree prioritarie è fondamentale eseguire delle misure che forniscano una chiara indicazione dei livelli di esposizione al fine di poter effettuare interventi di risanamento mirati volti a diminuire drasticamente se non addirittura eliminare il problema.

L’individuazione delle aree prioritarie si è basato su un’attenta elaborazione delle misure acquisite durante due importanti campagne di misure avvenute nei bienni 2003-2004 e 2009-2010. L’analisi dei dati ha fornito chiare e coerenti indicazioni sulle zone che presentano una percentuale di edifici superiore al 15% dove la concentrazione di radon supera il valore di riferimento pari a 300 Bq/m3.