Nel voto del Parlamento europeo del 18 ottobre, i deputati hanno respinto una risoluzione presentata da una quarantina di parlamentari che chiedeva di introdurre limitazioni all’ESRS, aprendo la strada all’adozione definitiva degli standard Europei di rendicontazione della sostenibilità, che ora si applicheranno a 50.000 aziende da gennaio 2024 in poi.
L’ESRS è una componente centrale della Direttiva Corporate Sustainability Reporting (CSRD), Direttiva (UE) 2022/2464 e si applicherà a tutte le grandi società quotate nell’UE.
Dal 2028, anche le aziende extra-UE che operano in Europa dovranno rendicontare i propri impatti utilizzando l’ESRS o standard equivalenti.
Il GRI (Global Reporting Initiative), un'organizzazione senza scopo di lucro che lavora per un'economia globale sostenibile fornendo indicazioni sulla rendicontazione della sostenibilità, sta attualmente finalizzando gli strumenti di interoperabilità, tra cui una tassonomia digitale e un sistema multi-tagging, per semplificare il processo di rendicontazione e supportare le aziende a rendicontare in conformità sia con gli standard ESRS che con quelli GRI all’interno di un unico report di sostenibilità.
Eelco van der Enden, amministratore delegato del GRI, a seguito della votazione ha affermato:
“L’approvazione dell’ESRS da parte del Parlamento europeo è positiva perché segnala la transizione dal dibattito politico all’attuazione pratica di queste nuove regole – che rappresentano un punto di svolta per la responsabilità delle imprese, nell’UE e a livello globale. Lo stretto allineamento raggiunto tra ESRS e GRI Standards sottolinea la crescente influenza del GRI come abilitatore globale per la trasparenza sugli impatti. Continueremo a impegnarci attivamente con l’EFRAG e altri enti normativi, a livello nazionale e internazionale, per aumentare ulteriormente lo slancio dietro la rendicontazione sull’impatto, garantendo che le aziende forniscano le informazioni sulla sostenibilità richieste dalle parti interessate riducendo al contempo l’onere di rendicontazione. Ciò riflette il nostro ruolo in evoluzione come partner fidato per gli enti regolatori, con il reporting GRI alla base di un reporting di sostenibilità di alta qualità e sempre più obbligatorio.”