Combustibili marittimi rinnovabili, le regole Ue

Combustibili marittimi rinnovabili, le regole Ue

di: Vincenzo Morena
Carburanti marittimi più ecologici. È la ratio legis che ha animato la pubblicazione nella Gazzetta europea L234 del 22/09 del regolamento (UE) 2023/1805, sull'uso dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo.

Il provvedimento, operativo dal 1o gennaio 2025 e in modifica della direttiva 2009/16/CE, fa parte del pacchetto "Fit for 55%" ("Pronti per il 55 % nel 2030"), la strategia dell'UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e con lo scopo di decarbonizzare i trasporti.
Le nuove regole stabiliscono:
- i requisiti per l'energia usata a bordo dalle navi;
- principi comuni e le procedure per la certificazione;
- disposizioni per la verifica e l'accreditamento;
- misure sulla registrazione, verifica, comunicazione e valutazione della conformità;
- i poteri delegati e le competenze di esecuzione.

In particolare, il documento prevede l'obbligo per le navi di stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate (responsabili, secondo le stime, del 90% delle emissioni di CO2) di diminuire gradualmente le emissioni di gas a effetto serra riducendone la quantità nel mix energetico che utilizzano del 2% a partire dal 2025 e dell'80% a partire dal 2050 (rispetto al livello del 2020). La riduzione coinvolgerà tutta l'energia utilizzata a bordo nei porti dell'UE o tra di essi, il 50% dell'energia utilizzata per le tratte in cui il porto di partenza o di arrivo si trovi al di fuori dell'UE o nelle sue regioni ultraperiferiche.
Per ridurre in modo significativo l'inquinamento atmosferico nei porti, inoltre, a partire dal 2030 le navi portacontainer e le navi passeggeri saranno tenute a collegarsi all'alimentazione elettrica da terra per tutte le loro esigenze di energia  quando ormeggiate sulla banchina dei principali porti unionali.