Il datore di lavoro rientra dalla finestra dopo essere uscito dalla porta. Ancora evoluzioni della giurisprudenza della Corte di Cassazione in materia di individuazione del datore di lavoro in materia antinfortunistica.

Il datore di lavoro rientra dalla finestra dopo essere uscito dalla porta. Ancora evoluzioni della giurisprudenza della Corte di Cassazione in materia di individuazione del datore di lavoro in materia antinfortunistica.

di: Avvocato Daniele Zaniolo

A seguito del tragico decesso di un dipendente ed alla rilevazione di gravi violazioni al D.Lgs. n. 81 del 2008, i giudici di merito avevano condannato due membri del consiglio di amministrazione di una cooperativa, richiamando il principio in forza del quale nelle società di capitali, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega, validamente conferita, della posizione di garanzia.

Con la sentenza della sezione terza, 31 ottobre 2023, n. 43819 la Suprema Corte vaglia l’operato dei giudici di merito annullando la condanna delle due imputate, con la motivazione che attribuire la qualifica di datore di lavoro a tutti i membri del consiglio di amministrazione di una società significherebbe operare un'indebita estensione della definizione di "datore di lavoro", come risultante dall'art. 2, lett b) del D.Lgs. 81/2008, in violazione dell'art. 25 Cost., comma 2.

Ma la vicenda non è conclusa perché, ed è questo il punto più rilevante del nostro approfondimento, la Suprema Corte ricorda che si può essere ritenuti “datore di lavoro” anche per altri motivi. Infatti l’articolo 299 TUS estende la qualifica anche a chi esercita “di fatto” i poteri del datore di lavoro.

Nel caso in esame la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza rinviando alla Corte di Appello l’esame dei fatti per verificare se le due imputate potessero essere chiamate a rispondere del reato come datori di lavoro di fatto o come concorrenti. Nel frattempo è molto probabile che il reato si estingua per prescrizione.